Se sarà stata a causa della borraccia finita (involontariamente) sulla testa di Novak Djokovic, non lo sapremo mai. Sta di fatto che il campione serbo, attuale numero uno al mondo nel ranking Atp, è stato eliminato a sorpresa, al terzo turno, negli Internazionali di Roma. È stato eliminato dal cileno Alejandro Tabilo: “Se ha influito la borraccia? Non saprei, devo verificarlo, ma potrebbe essere. Di certo la condizione era diversa. Ieri ho fatto un semplice allenamento, non sentivo niente, ma non mi sentivo nemmeno come le altre volte. Oggi, sotto forte stress, è stato piuttosto brutto, non in termini di dolore, ma in termini di equilibrio. Non avevo alcuna coordinazione. Ero un giocatore completamente diverso da quello di due sere fa”, sono state le sue parole.
Ma al di là delle motivazioni che hanno causato l’eliminazione dal torneo di Roma di Djokovic, c’è ora da pensare al nostro Jannik Sinner. Mancano due settimane al Roland Garros di Parigi e l’azzurro è alle prese con il recupero dall’infortunio all’anca. Per questo motivo non è detto che sia al via del secondo Slam della stagione, ma la prematura uscita del serbo a Roma potrebbe regalare all’azzurro la vetta del ranking anche senza scendere in campo.
Cosa può succedere?
La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella di lunedì 10 giugno, giorno in cui verrà aggiornata la classifica dopo la fine del Roland Garros. Lì si faranno i conti definitivi, ma tutto sarà deciso già da prima, in base ai risultati di Nole e di Daniil Medvedev, terzo incomodo. Ma cerchiamo di capire le combinazioni. Djokovic, prima di entrare in campo a Parigi, dovrà scartare i duemila punti frutto della vittoria dello scorso anno: oggi è a 9.860, che diventeranno, quindi, 7.860. Sinner, invece, di punti ne ha 8.770, e dovrà scartarne solo 45, avendo perso al secondo turno lo scorso anno contro il tedesco Daniel Altmaier (non giocando al Foro Italico, Sinner ha scartato 90 punti, l’anno scorso uscì negli ottavi contro l’argentino Francisco Cerundolo). Con 8.725 punti, quindi, Sinner inizierà il Roland Garros virtualmente da numero 1, ma poi il torneo andrà giocato, con o senza di lui.
Quindi, l’altoatesino partirà a Parigi con un vantaggio di 865 punti, colmabile soltanto con l’arrivo in finale (che di punti ne regala 1.200) o, ovviamente, con la vittoria del torneo (che di punti ne assegna duemila). A Djokovic, quindi, non basterebbe arrivare in semifinale (720 punti) per tenersi stretta la prima posizione. Tutto questo, senza vedere Sinner a Parigi. Per non dipendere dalle disgrazie altrui, a Jannik servirebbe arrivare almeno in finale, anche qualora dall’altra parte della rete ci fosse Djokovic e a prescindere dal risultato del match di domenica 9 giugno.
La variabile Medvedev
Come detto, in tutto questo ragionamento di matematica, c’è da prendere in considerazione la variabile Daniil Medvedev, giocatore più in alto nel ranking rimasto al Foro Italico dopo la sconfitta di Djokovic e le rinunce di Sinner e Carlos Alcaraz. Il russo, attualmente numero 4, può ancora difendere i mille punti conquistati battendo Holger Rune nella finale del 2023, ma poi di punti dovrà guadagnarne duemila a Parigi. A Medvedev basterebbe, conti alla mano, arrivare alla finale degli Internazionali di Roma (garantirebbe 600 punti, quindi uno scarto di 400 rispetto a un anno fa), ma dalla vittoria del Roland Garros non si può scappare.