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Sport olimpici

Sinner, per il Washington Post è così forte “da far addormentare”

Il quotidiano statunitense in un lungo articolo a firma Sally Jenkins esalta le qualità dell’italiano, in uno strano rincorrersi di complimenti e qualche frecciata…

Nel mondo del tennis, dove emozioni e adrenalina sono all’ordine del giorno, un giocatore con un approccio pacato e metodico può sembrare un’anomalia. Eppure, Jannik Sinner, l’azzurro 23enne attualmente numero 1 del mondo, sta dimostrando che la sua pacata presenza in campo funziona eccome. In un lungo ritratto pubblicato dal Washington Post, la giornalista Sally Jenkins descrive in modo dettagliato come il giovane altoatesino stia ipnotizzando avversari e pubblico con il suo stile di gioco straordinariamente regolare e privo di fronzoli, al punto da cullarli in un sonno metaforico.

“L’approccio di Sinner è così metodico e privo di sbavature che può essere descritto come soporifero”, scrive Jenkins, commentando la recente vittoria di Sinner contro l’australiano Chris O’Connell, battuto con un netto 6-1, 6-4, 6-2 al terzo turno degli US Open. La partita, che si è svolta senza particolari esplosioni di emozioni o momenti di tensione drammatica, è stata un perfetto esempio dello stile di gioco di Sinner. “Il ritmo dei suoi colpi è così regolare da cullare. E dopo un po’, il match non finisce… si addormenta”, prosegue Jenkins, sottolineando come Sinner riesca a mantenere una calma invidiabile anche nei momenti più cruciali.

Jannik Sinner | ansa @Ettore Ferrari

L’articolo mette in evidenza la straordinaria normalità di Sinner, un giocatore che non si lascia mai andare a urla, lamentele o gesti teatrali. “La cosa più vistosa che fa in campo è asciugarsi”, ironizza Jenkins, rimarcando come questa compostezza sia una delle caratteristiche più distintive del suo stile. Nonostante la sua giovane età, Sinner ha già dimostrato una maturità invidiabile, frutto anche del lavoro costante e meticoloso svolto sotto la guida tecnica di Darren Cahill e Simone Vagnozzi. “La palla colpita da Sinner fa un rumore diverso. Dipende dal timing e dalla sua velocità di braccio: ci ha lavorato tantissimo per riuscire. Il rumore è simile a un tonfo, non è il colpo di una persona normale”, ha spiegato Cahill, sottolineando il talento naturale di Sinner e la sua dedizione al miglioramento continuo.

Il ritratto del Washington Post non manca di sottolineare come la solidità mentale e fisica di Sinner sia stata messa alla prova anche fuori dal campo, in particolare durante il periodo difficile segnato dal caso doping che ha minacciato di compromettere la sua carriera. La positività al clostebol, una sostanza vietata, aveva fatto tremare i fan dell’azzurro. Tuttavia, dopo mesi di indagini, è stato stabilito che si trattava di una contaminazione accidentale, permettendo a Sinner di tornare in campo con una determinazione ancora maggiore. “Questo sport è imprevedibile, no?”, ha commentato Sinner, riflettendo sulla vicenda. Eppure, come conclude il Washington Post, “è arrivato un nuovo campione completamente metodico”, una dichiarazione che lascia intendere come Sinner sia destinato a dominare il panorama tennistico nei prossimi anni.

Il percorso di Sinner agli US Open 2024

Intanto Jannik Sinner continua la sua corsa agli US Open 2024, un torneo che potrebbe consacrare definitivamente il giovane altoatesino nell’Olimpo del tennis. Giunto al terzo turno senza aver perso un set, Sinner ha dimostrato una forma in costante crescita, confermando di essere uno dei favoriti per la vittoria finale, soprattutto dopo le clamorose eliminazioni di Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, entrambi usciti a sorpresa al terzo turno.

Il cammino di Sinner è iniziato con una vittoria contro lo statunitense McDonald, che aveva addirittura vinto il primo set (l’unico concesso fino a questo momento da Sinner), salvo poi cadere sotto i colpi dell’italiano. Al secondo turno, ha incontrato un altro atleta a stelle e strisce, Alex Michelsen, che il numero 1 del mondo ha battuto agilmente in tre set, dimostrando di aver superato la ruggine del primo incontro.

La sfida al terzo turno contro Chris O’Connell, come sottolineato dal Washington Post, è stata un’ulteriore dimostrazione del controllo quasi ipnotico che Sinner esercita sul match. L’australiano, pur cercando di variare il ritmo e di portare Sinner fuori dal suo schema di gioco, non ha mai realmente impensierito l’azzurro, che ha chiuso l’incontro con una facilità disarmante. Si alza il livello dell’avversario, con la sfida a Tommy Paul negli ottavi di finale, ma anche qui, dopo la vittoria di due set al tie break, Sinner ha “addormentato” il match, chiudendo con un agile 6-1 e volando ai quarti di finale dove lo attende Medvedev.

Andrea Zoccolan

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