Sinner, stop per problemi all’anca. Quali sono gli infortuni più comuni nel tennis?

Jannik Sinner ha deciso di ritirarsi dall’Open di Madrid a causa di un problema all’anca destra che gli ha causato diversi problemi e negli ultimi giorni. La notizia è stata comunicata direttamente dagli organizzatori del torneo: “Jannik Sinner si ritirerà dal Mutua Madrid Open a causa di un infortunio all’anca destra“, si legge in una dichiarazione ufficiale. “Di conseguenza, giovedì non disputerà il quarto di finale contro Felix Auger-Aliassime. Ti auguriamo una pronta guarigione, Jannik!“. In seguito, è arrivata anche una dichiarazione dell’atleta azzurro: “È un peccato, ma è meglio non aggravare la situazione“. Ma quali sono gli infortuni più comuni in questo sport? Ecco quello che c’è da sapere.

Problemi all’anca e non solo: ecco quali sono gli infortuni tipici del tennis

Il tennis ha guadagnato grande popolarità in Italia, sia tra gli atleti professionisti che tra gli amatori. Si tratta di uno sport impegnativo sia dal punto di vista mentale che fisico, coinvolgendo tutti i gruppi muscolari del corpo e, soprattutto, le articolazioni. Ciò che rende il tennis unico è il suo coinvolgimento asimmetrico del corpo. Questa peculiarità, insieme alla sequenza di movimenti “esplosivi”, come scatti, colpi potenti e frenate, oltre a un costante sforzo aerobico, può portare a grandi benefici per la salute, ma anche a potenziali problemi fisici.

Disturbi alle dita, alle mani e ai polsi, ad esempio, possono verificarsi in diverse attività sportive, tra cui il tennis. Questo sport, praticato amatorialmente e professionalmente a qualsiasi età, nonostante offra vantaggi sia mentali che fisici, può mettere sotto stress proprio queste parti del corpo. Infatti, sebbene il tennis sia un’attività completa che favorisce la salute del cuore e della circolazione, migliora la muscolatura complessiva, lavora sulla resistenza, sulle articolazioni, sull’equilibrio, sull’agilità e sulla coordinazione, può rappresentare una sfida per le dita, le mani, i polsi e non solo. Ma quali sono, quindi, gli infortuni più comuni per chi pratica il tennis? Vediamoli insieme.

Il gomito del tennista

Il gomito del tennista, come suggerisce il nome stesso, è un’infiammazione dolorosa del gomito che colpisce coloro che praticano questo sport, soprattutto quando superano i 30 anni e hanno svolto l’attività per diversi anni. Questa condizione particolare può essere causata da un uso eccessivo del gomito o da microtraumi che possono colpire l’articolazione senza che la persona se ne renda conto. È essenziale intervenire tempestivamente con riposo, applicazioni localizzate di ghiaccio e l’uso di antidolorifici. Se trascurata, questa condizione può peggiorare e richiedere intervento chirurgico. Per prevenire il gomito del tennista, è importante non stressare eccessivamente l’articolazione e non ignorare i primi segni di dolore. È consigliabile applicare del ghiaccio sulla zona dolente dopo uno sforzo prolungato o durante il recupero.

Infortuni al polso

Passando alla parte superiore del corpo, il polso è un’altra articolazione che viene molto sollecitata durante l’allenamento o la pratica del tennis a causa delle continue torsioni che si verificano quando la racchetta colpisce la pallina. Il polso è coinvolto anche nei cambi di impugnatura (come eastern, semi-western e western) ed è fondamentale per orientare correttamente la racchetta e conferire al colpo il giusto “spin”. Come nel caso del gomito, è importante affrontare tempestivamente i primi dolori al polso consultando un medico, applicando ghiaccio, riposando e, se necessario, assumendo farmaci antidolorifici.

Infortuni muscolari

Come in qualsiasi disciplina sportiva, gli infortuni muscolari possono portare a una pausa prolungata dall’attività. I movimenti atletici nel tennis coinvolgono numerosi gruppi muscolari, quindi è essenziale eseguire esercizi di stretching prima e dopo ogni sessione di allenamento o partita. Presta particolare attenzione alla muscolatura delle gambe, che viene sollecitata con gli sprint e gli allungamenti, al tronco, soprattutto nella regione lombare, e alle spalle e al braccio utilizzati per colpire la pallina. Contratture, stiramenti e strappi possono causare interruzioni prolungate se non trattati adeguatamente, quindi è importante essere attenti ai primi segni di disagio o dolore.

Infortuni alla spalla e alla schiena

Se sei un appassionato di tennis che gioca a livello amatoriale e non hai un servizio tecnicamente impeccabile come i professionisti di alto livello, è probabile che non tu abbia sperimentato problemi alla spalla o alla schiena causati dalla pratica di questo sport. Questo tipo di infortuni è comune tra i giocatori che eseguono servizi potenti e ripetono il gesto frequentemente in periodi di tempo ravvicinati. Tuttavia, il mal di schiena può colpire anche i giocatori amatoriali per diverse ragioni: una postura scorretta, movimenti eseguiti in modo errato o un insufficiente allungamento muscolare. In questi casi, è consigliabile prendersi un periodo di riposo e intervenire localmente per alleviare il dolore.

Lo stesso discorso si applica agli infortuni muscolari o alle infiammazioni tendinee alla spalla: in caso di problemi, è importante interrompere l’attività e consultare immediatamente un medico per evitare che la condizione peggiori.

Infortuni a ginocchia e caviglie

Le ginocchia e le caviglie sono soggette a frequenti traumi eccessivi, che possono portare a infortuni sia muscolo-scheletrici che tendinei. Una lesione comune nel tennis è la distorsione, che oltre ad essere dolorosa, può tenerti lontano dal campo per un lungo periodo. Questo tipo di trauma può essere causato da movimenti improvvisi e innaturali o da eccessivi stress ripetuti nel tempo. Le distorsioni sono classificate in base alla gravità e al grado:

• primo grado: sono le meno gravi, risolvibili in tempi relativamente brevi con riposo e applicazione di ghiaccio localizzato;
• secondo grado: in questi casi sono coinvolti anche i legamenti, con lesioni lievi. Se nonostante il riposo, il ghiaccio e il sostegno l’infiammazione persiste, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico;
• terzo grado: le più gravi e dolorose, con rottura completa dei legamenti, spesso richiedono un intervento chirurgico con lunghi tempi di recupero.

Tendinite

Un altro infortunio comune nel tennis è la tendinite, specialmente al tendine rotuleo del ginocchio. Questo tipo di infiammazione può progredire fino alla rottura completa e viene classificata in base alla gravità:

• primo grado: è un’infiammazione lieve che non danneggia la struttura del tendine, richiede riposo ma di solito si risolve rapidamente, talvolta anche senza l’uso di farmaci;
• secondo grado: in questo caso l’infiammazione è più intensa e coinvolge la struttura del tendine, richiedendo un periodo di riposo più lungo. Sia nel primo che nel secondo grado possono verificarsi accumuli di liquido e gonfiore al ginocchio;
• terzo grado: è la forma più grave e dolorosa, caratterizzata dalla rottura improvvisa del tendine che impedisce il movimento dell’articolazione. Il riposo e l’intervento chirurgico sono necessari per la guarigione.