SOCHI 2014. Lo Short Track azzurro festeggia la terza medaglia alle Olimpiadi di Sochi, non solo Arianna Fontana ma questa volta l’intera squadra con Martina Valcepina, Lucia Peretti e Elena Viviani e con i tecnici canadesi Kenan Gouadec ed Eric Bedard che decideranno il loro futuro a fine stagione.
“Eravamo partite bene e ce la volevamo giocare sino in fondo”, racconta Arianna Fontana, “Dopo la mia caduta, non abbiamo mollato, continuando ad andare forte, anche perchè in questo sport qualcosa può sempre succedere. E’ andata bene così e siamo contente”. Così bene da farle mettere subito nel mirino la prova di venerdì, i 1000 metri. “Sara’ una gara molto dura, la più difficile, però questo Bronzo mi regala una carica in piiù”. Ai 1000, dai quarti, parteciperà anche Martina Valcepina, che per ora si gode il podio con la staffetta: “Ho iniziato a pattinare a 4-5 anni con mia sorella, conquistare una medaglia olimpica significa realizzare un sogno”. Le fa eco Elena Viviani: “Siamo una squadra bellissima ed è bello salire sul podio tutte assieme. Siamo super contente, avremmo potuto giocarci l’Argento con il Canada ma il Bronzo è un grande risultato”. Dice infine Lucia Peretti: “Pattino da quando avevo dieci anni, il Bronzo è una grandissima soddisfazione. La Fontana? Avere in squadra una campionessa come lei ci stimola a fare sempre di più”.
“Ora l’attenzione deve andare solo sulle ragazze e sui loro successi”, dicono in coro i due tecnici canadesi. “Il nostro obiettivo, ora, sono i 1000 metri di venerdì, l’ultima gara della nostra Olimpiade”, ammettono in coro, contando su una Fontana in gran spolvero e sulla voglia di mettersi in mostra di Martina Valcepina (entrambe si sono qualificate per i quarti). A domanda diretta glissano. “Se vogliamo restare a tutti i costi con l’Italia? Il nostro contratto scade a marzo, mese in cui ci sono i Mondiali (a Debrecen, in Ungheria, dall’8 al 10). Ne riparleremo più in là…”.
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