SOCHI 2014. “Un Paese non si può misurare per quello che è il ranking del medagliere ogni due anni considerando anche i Giochi estivi”, sono le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella consueta conferenza stampa del sciogliete le righe in conclusione delle Olimpiadi di Sochi, “Tutti i numeri vanno interpretati, uno può vincere molte, poche o medie medaglie rispetto alle aspettative ma occorre anche capire se, al di là del fenomeno di turno, sono casi isolati oppure no. Ho detto che avremmo fatto meglio di Vancouver e lo abbiamo fatto. C’è il dispiacere di non aver vinto un Oro, ma non è stato vinto per tanti motivi, la fortuna, la casualità hanno inciso”.
“Ci sono sport dove abbiamo raccolto soddisfazioni importanti e altri dove non siamo riusciti a fare meglio delle previsioni”, prosegue Malagò, “ma ci deve servire tutto da lezione, a partire da domani”. In conclusione il presidente del CONI si considera “soddisfatto ma non mi accontento. E in Corea, fra quattro anni, l’Italia deve raccogliere fra 10 e 13 medaglie, possibilmente 3-4 d’Oro, è questo che valiamo”.