CERCHI E PALAZZI. Nella classifica dei più generosi solo Kazakhstan e Lettonia precedono l’Italia. La stampa russa stila la classifica dei premi promessi dai vari comitati olimpici ai rispettivi atleti in caso di medaglia ai Giochi di Sochi e al primo posto ci sono i kazaki: 183 mila euro per l’Oro, 110 mila per l’Argento e 55 mila euro per il Bronzo. In questa speciale graduatoria occupa il secondo posto la Lettonia con 141 mila euro per il titolo a cinque cerchi, 70.500 per la seconda piazza e 50.500 per la terza. Il Coni in realtà non è cosi distante, anzi: solo il premio per l’Oro è leggermente inferiore (140 mila euro) ma l’Argento viene ricompensato con una cifra superiore a quella lettone (75 mila euro) e per il Bronzo la cifra è pressochè’ identica (50 mila). A seguire Estonia e Ucraina, solo sesta la Russia padrona di casa: 83 mila, 52 mila e 35 mila euro i premi stabiliti in caso di medaglia. Solo dodicesimo posto, dietro anche Svizzera, Francia, Olanda, Finlandia e Giappone, per gli Stati Uniti (18 mila euro per l’Oro, 11 mila per l’Argento e 7 mila per il Bronzo).
Non sono previsti bonus per gli atleti di Gran Bretagna, Norvegia, Croazia e Svezia. Da Stoccolma si sono giustificati con l’investimento annuo da 8 milioni di euro per la preparazione olimpica degli atleti. Caso diverso quello della Corea del Sud, che ai suoi rappresentanti offre in alternativa ai tradizionali premi una “pensione olimpica” a vita da 676, 507 o 355 euro mensili a seconda del metallo messo al collo.
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Fonte: Federginnastica