Il 2024 si prospettava un anno importantissimo per la carriera della campionessa di sci alpino Sofia Goggia, ma un brutto infortunio rischia di trasformarlo in un annus horribilis. Durante una sessione di allenamento, svolta in vista dei prossimi appuntamenti della Coppa del Mondo di sci alpino femminile 2023-2024, la fuoriclasse bergamasca si è fratturata la tibia e il malleolo tibiale della gamba destra. Per lei la stagione è quasi certamente finita e sarà necessario un lungo periodo di riabilitazione, l’ennesimo della sua carriera, prima del ritorno sulle piste innevate.
Goggia è caduta rovinosamente nel corso di un allenamento svolto a Temù, una località in provincia di Bescia, facendosi male alla gamba. La sciatrice è stata prontamente fatta salire sull’elicottero che l’ha trasportata alla Clinica “La Madonnina” di Milano, dove si sono svolti i primi esami, supervisionati dal medico responsabile della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), Andrea Panzeri. L’ingresso in clinica per gli accertamenti radiologici è avvenuto alle 12:45, l’ambulanza è entrata da un ingresso secondario.
Prima di fare il suo ingresso in clinica, Panzeri ha spiegato di aver “parlato al telefono con Sofia, mi ha detto di avere male a gamba e caviglia destre ma devo vedere gli esami. Si teme la frattura, è la paura di noi tutti, ma a volte le sensazioni dell’atleta sono diverse dal riscontro degli esami“.
I risultati degli accertamenti sono stati resi noti poco dopo le 14: Goggia ha riportato delle fratture alla gamba e sarà necessario un intervento per sistemarle.
La diagnosi
Dalla tac e dalla risonanza magnetica è emersa una frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra. Dal comunicato della clinica si apprende che le fratture saranno ridotte chirurgicamente nel corso del pomeriggio. A condurre l’operazione sarà il dottor Panzeri, in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta, responsabile dell’UO di Traumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.
Com’è avvenuto l’infortunio?
L’infortunio sarebbe avvenuto mentre Goggia era intenta a svolgere un allenamento tecnico sulla pista Casola Nera. Qui ha inforcato in una porta con la gamba destra, avvertendo subito dolore alla caviglia. La fuoriclasse è riuscita a togliere da sola lo scarpone, ma ha pianto subito dopo. Secondo i testimoni presenti sulla pista, l’infortunio riguarda il “terzo distale” della gamba destra ed è apparso subito serio.
I precedenti infortuni di Sofia Goggia
La propensione a oltrepassare i propri limiti ha permesso a Goggia di raggiungere dei traguardi ambitissimi, ma l’ha anche esposta a numerosi infortuni. Il primo risale al 2007, quando la futura campionessa olimpica aveva appena 14 anni. La giovane promessa dello sci femminile si ruppe il legamento crociato e uno dei menischi del ginocchio destro. L’anno successivo toccò all’altro menisco dello stesso ginocchio. Risalgono al febbraio del 2011, invece, il trauma cranico e l’infortunio muscolare rimediati ad Altenmarkt. Nel 2012 si ruppe di nuovo il crociato e il menisco del ginocchio destro durante la partecipazione al gigante di Coppa Europa ad Andalo. Un anno dopo furono i due menischi e il legamento crociato del ginocchio sinistro a rompersi.
Dopo questo periodo sfortunato, Goggia si godette un lustro privo di infortuni che culminò con la vittoria della medaglia d’oro nella discesa libera ai Giochi Olimpici invernali di Pyeongchang del 2018. Purtroppo a ottobre dello stesso anno si fratturò il malleolo peroneale destro a causa di una caduta avvenuta durante un allenamento a Hintertux, in Austria. L’infortunio successivo avvenne il 9 febbraio 2020 a Garmisch, quando Goggia si fratturò il radio del braccio sinistro. Un anno dopo, nella stessa località, la sciatrice si ruppe il ginocchio percorrendo una pista turistica a gara annullata. La diagnosi? Frattura composta del piatto tibiale laterale. Il 23 gennaio 2022 Goggia subì una microfrattura al perone, una distorsione al ginocchio destro e una lesione del legamento crociato. Riuscì a recuperare in tempi record, 23 giorni, e conquistò l’argento olimpico a Yanqing, in Cina. La speranza è che anche stavolta la campionessa riesca a tornare in pista dopo uno stop meno lungo del previsto.