Si parte con l’ormai usuale ordinario avanti carpiato mentre le ucraine Fedorova e Pysmenska hanno già messo in carniere 50.40 punti come le malesi Rinong e Jun Hoong: tre 9.0, un 9.5 e un 8.5. Ottima partenza, 54 punti, e ci sono anche sei decimi di punto di vantaggio sulle cinesi e ben sei punti su Australia, Canada, Messico e Russia. Nella finale che, come sempre, diventa una gara ad eliminazione le ucraine lasciano qualcosa nel secondo tuffo e si fermano a 97.20, sotto il passaggio ideale a tre cifre. Un passo indietro anche per le malesi (46.20) che restano a 96.60.E c’è anche l’errore per la canadese Abel (89.40 per loro). Per la coppia azzurra l’ordinario rovesciato carpiato è l’occasione per dare uno strattone verso le medaglie: Francesca Dallapè ha un ingresso un po’ abbondante ma il punteggio, 48.20, non ne risente. Gli obbligatori si chiudono con le cinesi a 106.20, le azzurre a 102.60, l’Ucraina a 97.20 sul podio potenziale.
Le ucraine Fedorova e Pysmenska sbagliano il loro primo libero, solo 54.00 punti, che potrebbe tagliarle fuori dalla lotta per le medaglie. Si conferma una gara ad eliminazione, ma lo si sapeva, è questione di tenere i nervi saldi. Nella scia delle prime si lanciano le malesi che si arrampicano a 162.30 punti, 90 centesimi davanti alle britanniche. Francesca e Tania si presentano per il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato. Non è eccezionale l’esecuzione delle azzurre che però con 66.60 punti rafforzano la loro seconda posizione mentre se ne vanno verso l’Oro Xu Minxia e Shi Tingmao che dopo tre tuffi hanno 13.50 punti di vantaggio su Cagnotto-Dallapè che, a loro volta, sono separate di 6.90 dalle malesi e di 7.80 dalle britanniche Gallantree e Blagg.
Si perdono le malesi Cheong e Pamg nella preparazione del quarto tuffo ma riescono a recuperarlo per i capelli. Si accende la lotta per il terzo posto: le asiatiche a 229.80 hanno 1.80 di vantaggio sulle inglesi e 6.60 punti sulle messicane Chavez e Sanchez e 7.02 sulle canadesi. Cagnotto e Dallapè hanno una regolarità eccezionale: 68.40 anche nel quinto tuffo, ne hanno 7.80 di vantaggio sulle malesi mentre pagano un ormai incolmabile distacco di 23.40 dalle cinesi.
Ultimo giro, tutto si decide: Gallantree e Blagg buttano via la medaglia con il triplo e mezzo in avanti che porta solo 56.73 punti e che le fa scivolare anche dietro alle messicane. Sbagliano anche le malesi, la tensione fa brutti scherzi, e vengono scavalcate da Chavez e Sanchez. E dopo aver sbagliato almeno due tuffi, sul filo di lana le canadesi Abel e Ware mettono la testa davanti con 292.08 punti. Doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato per la coppia azzurra. Mettono insieme il miglior tuffo della gara, la classe non è acqua, 70.20 e salgono quattro anni dopo sul podio mondiale, uno splendido argento con 307.80 punti precedute solo dalle inarrivabili Xu Minxia e Shi Tingmao che salgono all’Oro con 338.40 punti. Da Montreal a Barcellona, Tania Cagnotto sale su un podio mondiale per la quinta volta consecutiva.
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