Gli Internazionali di Roma entrano nel vivo senza il Re di Roma. Rafael Nadal, il tennista capace di prendersi il Foro e scriverne la storia moderna portandosi a casa il titolo in ben dieci occasioni, l’ultima volta nel 2021, è il grande assente di questo torneo. Un forfait che ha lasciato tanti dubbi negli appassionati di tennis e nei tifosi. Il master 1000 di Roma è uno dei cinque tornei che durano due settimane ed è di fatto, il “warm up” per chi vuole imporsi al Roland Garros. Ecco perché il “no” del maiorchino a Roma e il silenzio sui suoi tempi di recupero trasformano in un rumore assordante.
Perché Nadal non gioca a Roma?
Negli ultimi mesi Nadal ha dovuto fare i conti con un infortunio all’ileopsoas subito durante la partita del secondo turno dell’Australian Open contro Mackenzie McDonald. Un problema fisico che gli ha fatto saltare i 1.000 Masters di Indian Wells e Miami. Decisione presa con la speranza di tornare sulla terra battuta. Ipotesi che rischia di restare tale. Rafa Nadal non è a Roma perché il ritiene di non essere ancora pronto per competere ai massimi livelli.
Un recupero più difficile del previsto
Il recupero sta diventando sempre più complicato. Nonostante il tennista delle Baleari si sia allenato nelle ultime settimane sui campi in terra battuta della Rafa Nadal Academy di Manacor, Nadal non ha potuto giocare tutti i tornei su questa superficie: Montecarlo, Barcellona, Madrid e Roma. Troppi, anche perché, in linea di principio, i tempi di recupero dovevano oscillare fra le sei le otto settimane. Nadal ne ha accumulate quattordici, peggio di ogni più pessimistica previsione. E adesso deve fare i conti con una realtà evidentemente diversa e particolarmente preoccupante, anche perché tutte le indicazioni mediche sono state seguite e rispettate. Tuttavia, non è stato sufficiente.
Quando è previsto il rientro… se rientra
Nelle ultime ore si è parlato anche di un possibile ritiro dall’attività agonistica. Non ci sono date definite per il suo rientro. La sensazione è che il campione stia pagando un prezzo altissimo al suo stile di gioco che, non a caso, non è più brillante come nei mesi scorsi. Nessuno mette in discussione il talento e la grandezza di un atleta che ha rivoluzionato e riscritto la storia del tennis sulla terra rossa, ma è innegabile che il tempo sia l’unico avversario davvero imbattibile. E Nadal inizia a lottarci…