Ben Shelton impressiona al Masters 1000 di Indian Wells e non perde l’occasione per rinnovare la sua stima per Sinner: ecco cosa ha detto
Ben Shelton sta vivendo un periodo di grande successo nel circuito del tennis professionistico, e il suo recente trionfo al Masters 1000 di Indian Wells ha catturato l’attenzione di appassionati e esperti del settore. Con il suo accesso ai quarti di finale, il giovane statunitense ha dimostrato di possedere non solo talento, ma anche una determinazione costante a migliorarsi. Il suo percorso fino a questo punto è stato segnato da una vittoria convincente nel derby americano contro Brandon Nakashima, con un punteggio finale di 7-6, 6-1. Questo match ha messo in luce non solo la potenza del suo servizio, ma anche la sua abilità nel gestire gli scambi da fondo campo, un aspetto che ha suscitato l’interesse degli analisti.
Shelton, alto 1,88 metri, ha sempre avuto un fisico imponente, ma ciò che colpisce di più è la sua evoluzione nel gioco. Spesso, i giocatori di grande stazza possono avere difficoltà nel muoversi rapidamente sul campo, ma lui sembra aver trovato il modo di combinare potenza e agilità. Nel prossimo turno, affronterà Jack Draper in un incontro che promette scintille, dato che entrambi i giocatori condividono un gioco aggressivo e un forte servizio. Attualmente, Shelton si presenta come l’unico rappresentante degli Stati Uniti rimasto in gara, una situazione che aggiunge pressione, ma anche motivazione extra per dimostrare il suo valore.
Ben considera Jannik Sinner una fonte di ispirazione per affinare il proprio gioco, in particolare il rovescio. A tal proposito, Shelton ha dichiarato: “Per migliorarlo ho guardato tanti video dei migliori del circuito, tra cui anche Jannik Sinner. Lui, Djokovic e Alcaraz iniziano il movimento con la racchetta alta, e lasciano che sia la gravità a fare il lavoro quando abbassano il polso. Poi riescono ad andare verso la palla e colpire con un angolo maggiore rispetto a quello che facevo io”.
In effetti, Sinner è noto per il suo rovescio potente e preciso, un colpo che gli ha permesso di affrontare alcuni dei migliori giocatori del mondo. Shelton ha riconosciuto che i giocatori con i rovesci più efficaci si distinguono non solo per la potenza, ma anche per la loro abilità nel preparare il colpo e nel variare la direzione, utilizzando anche lo slice. Questa analisi approfondita dimostra un’intelligenza tennistica che va oltre la semplice potenza fisica.
Il percorso di Shelton nel torneo di Indian Wells è quindi un esempio di come la gioventù e il talento possano incontrarsi con la disciplina e la volontà di imparare. Ogni match rappresenta un’opportunità per crescere, non solo come giocatore, ma anche come persona. La sua ammirazione per Sinner e la volontà di apprendere da altri grandi campioni evidenziano una mentalità aperta e proattiva, che potrebbe rivelarsi fondamentale per il suo futuro nel tennis. Con ogni colpo e ogni partita, Shelton non solo si sta affermando come uno dei giovani più promettenti del circuito, ma sta anche dimostrando che la strada verso il successo è costellata di ispirazioni e apprendimenti. La sua evoluzione sarà da seguire con grande attenzione nei prossimi mesi, mentre cerca di consolidare la propria posizione tra i migliori.
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