A Roma, negli Internazionali d’Italia, sono caduti i giganti. Alcuni ben prima dell’inizio, come il nostro Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, altri giocando, come Novak Djokovic (colpito anche da una borraccia, in maniera del tutto involontaria) e Daniil Medvedev. Soprattutto il russo non ha confermato il titolo vinto lo scorso anno nel torneo della Città Eterna, consegnandosi – ed era il 14 maggio – agli ottavi allo statunitense Tommy Paul. Tutto in 73 minuti praticamente senza un sussulto. Firmando, di fatti, l’esclusione dalla corsa al numero uno del mondo al Roland Garros: Daniil avrebbe dovuto fare finale al Foro e vincere al Bois de Boulogne per coltivare la speranza di tornare al vertice dopo le 16 settimane dal febbraio al settembre del 2022. Così, l’inseguimento al primato resta una corsa a due tra Djokovic e Sinner, con l’azzurro (attuale numero due, appunto) molto vicina a diventare il 29° giocatore salito in vetta al ranking dall’introduzione del computer (agosto 1973).
In questo momento Jannik si trova in cura a Torino per i problemi all’anca destra. Un infortunio che lo ha costretto a rinunciare, a malincuore, agli Internazionali di Roma e che lo mette a rischio per il Roland Garros di Parigi. Ma Jannik potrà festeggiare l’impresa storica, scavalcando Djokovic, ora re (quasi) indiscusso, il 10 giugno, il giorno dopo la fine dello Slam francese. Tutto questo anche se non dovesse giocarlo: basterà che Nole non raggiunga la finale. Come è possibile? Con i punti che devono scartare dal Roland Garros di un anno fa (duemila per il serbo, che lo vinse, appena 45 per Sinner, fuori al secondo turno), all’inizio del secondo Slam stagionale saranno divisi da 865 punti a favore dell’azzurro, che il serbo potrà colmare soltanto giocando la partita per il titolo (la semifinale porta in dote 800 punti, che non basterebbero). Invece, in caso di presenza a Parigi, Jannik sarebbe in ogni caso sicuro del numero uno se arrivasse in finale, anche contro Djokovic: il coronamento di maturazione straordinaria passata anche attraverso tre vittorie contro Djokovic negli ultimi sei mesi.
In attesa che tutto si compia, o durante il Roland Garros o comunque dopo, il gossip travolge Sinner. È bastato l’avvistamento a Torino della tennista russa Anna Kalinskaya, numero 26 del ranking Wta, per far scatenare il gossip. Cosa ci faceva Anna nella città dove Jannik si sta curando l’anca, cercando di recuperare per il Roland Garros? L’altoatesino è sempre riuscito a tenere segreta la sua vita privata. Infatti, anche le uscite pubbliche con la sua storica fidanzata Maria Braccini sono state ridotte al minimo (e a una partita a San Siro tra Milan e Borussia Dortmund pochi giorni dopo la vittoria della Coppa Davis), ma gli indizi social si rincorrono, come le voci di una rottura tra Sinner e Maria. C’è da dire, che sono soltanto indiscrezioni. Anche perché di foto di Jannik e Anna insieme, neanche l’ombra: Sinner non è tra i 214 profili seguiti su Instagram da Kalinskaya – sconfitta pochi giorni fa a Roma da Elina Svitolina, moglie di Gael Monfils –, ma Anna è tra i 99 profili seguiti da Jannik. E non è finita qui. Perché il gossip si infiammi c’è da aggiungere che martedì i due pare fossero entrambi al Circolo Eridano di Torino. Lei per allenarsi in un campo coperto, lui non in tenuta da campo ma in borghese.
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