CERCHI E PALAZZI. E’ accaduto tre settimane fa: il miglior tennista tunisino, Malek Jaziri, doveva incontrare nell’ATP Challenger di Tashkent l’israeliano Amir Weintraub nei quarti di finale ma si ritirò prima di scendere in campo. Poteva essere un ritiro come molti, ma il fratello di Jaziri ha reso pubblica una email inviata dalla Federazione tunisina e ricevuta da Malek. “A seguito di una riunione con il ministro della Gioventù e dello Sport”, vi si legge, “abbiamo il dispiacere di informarti che ti è ordinato di non giocare contro il tennista israeliano”.
All’epoca dei fatti, l’ATP, che ha giurisdizione solo sui singoli tennisti, girò la gestione della vicenda alla Federazione Internazionale, ITF. Oggi, nell’incontro del Consiglio della ITF che si è svolto a Cagliari in occasione della finale di Fed Cup, la Federazione ha deciso che, pur non essendovi alcuna colpa da parte di Malek Jaziri, la Tunisia ha infranto le regole interferendo nello svolgimento della attività sportiva internazionale. All’unanimità il Consiglio ha votato l’esclusione della Tunisia dalla Coppa Davis 2014″. “Non vi è spazio per pregiudizi di ogni natura”, ha commentato il presidente Francesco Ricci Bitti, “il Consiglio ha deciso di mandare un messaggio forte che questo tipo di comportamento non sarà tollerato da parte di alcuno”.