Via allo US Open, quarto e ultimo appuntamento con il Grande Slam: appuntamento a Flushing Meadows, New York. Concepito come evento esclusivo di intrattenimento per la jet society americana, il torneo è cresciuto sino a diventare un evento da 16 milioni di dollari di premi.
Una finale annunciata?
Si gioca sul Laykold, superficie veloce che ha però meno attrito e produce un rimbalzo più basso rispetto al cemento. Ideale per chi ama il serve & volley, ha comunque un pronostico abbastanza chiuso. La prospettiva più affascinante è la possibile rivincita fra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz in un’altra finale del Grande Slam. Il serbo, 36 anni, e lo spagnolo, 20 anni, seppur agli estremi opposti della loro carriera, restano i naturali favoriti a Flushing Meadows, dove Nole punta al 24esimo titolo major in singolo da record e il giovanissimo fenomeno iberico cercherà di difendere il successo dello scorso anno. Difficile che vi sia spazio per le sorprese anche perché a livello di Slam, la coppia detiene tutti e quattro i titoli principali. Fra le donne, Iga Swiatek è la tennista da battere. Possibili outsider, la campionessa dell’Australian Open, Aryna Sabalenka, Coco Gauff e Jessica Pegula che possono contare sul tifo di casa. Occhi puntati anche su Venus Williams , 43 anni, al 24esimo US Open – un record dell’era Open per apparizioni in singolo – dopo aver ricevuto una wildcard. Scelta romantica anche per la ex numero uno al mondo della Danimarca, Caroline Wozniacki, dopo che la 33enne madre di due figli ha annunciato il suo ritorno dal pensionamento.
Replay video per aiutare gli arbitri
Fra i protagonisti indiscussi degli US Open anche la tecnologia. Negli ultimi anni, l’hi tech è stata una parte fondamentale, ma in vista dello Slam a stelle e strisce verrà utilizzata per un nuovo scopo. In questo torneo è stato introdotto un sistema di revisione video-assist per gli arbitri che permetterà al giudice di sedia di verificare immediatamente qualsiasi caso spinoso che possa portare alle proteste da parte di chi è in campo. Immutata invece la tradizione legata al programma notturno del torneo che rende piuttosto complicato seguire in diretta il torneo al di qua dell’Oceano e non ha comunque mai convinto appieno neanche i tennisti. L’idea di finire le partite a tarda ora è sempre stata una costante fonte di preoccupazione per i giocatori, ma gli organizzatori hanno resistito alle richieste di modificare la programmazione per evitare potenziali conclusioni tardive. Dunque le sessioni notturne degli US Open iniziano alle 19:00 e prevedono due partite, il che significa che sarà quasi inevitabile che qualche giornata possa chiudersi nelle prime ore del mattino.