Giulio Ciccone aveva solo un grande obiettivo in questo Tour de France dove è finito quasi immediatamente fuori classifica: lottare per la maglia a pois, quella del miglior scalatore, e magari provare a vincerla. E nella crono, che ha sorriso a Vingegaard, anche l’azzurro ha messo una bella ipoteca sulla possibilità di potarla sulle spalle sino a Parigi.
In un tracciato che si adattava alle sue caratteristiche, Ciccone ha risposto presente: ha chiuso i 2,8 chilometri del Gran Premio della Montagna fermando i cronometri a 6’44. Un signor tempo, anche migliore di quello della maglia gialla: 3’’ in meno rispetto a Vingegaard che si è consolato rifilando 1,38’ a Pogacar. L’abruzzese ha poi chiuso al 58 posto, incassando 5’59’’ dal corridore danese che sta pedalando su un altro pianeta, ma il risultato di Ciccone è fondamentale per mantenere intatte le ambizioni di maglia a pois: adesso restano solo due tappe di montagna, per quanto davvero molto impegnative, per respingere tutti gli assalti e difendersi dallo stesso Vingegaard.
L’unico obiettivo di Ciccone, infatti, era quello di realizzare il miglior tempo sul GPM, di 2a categoria, della Côte de Domancy (2,8 km all’8,5%) e prendersi altri 5 punti per la sua classifica scalatori. Questo era il primo giorno per il capitano della Lidl-Trek con la maglia a pois – era a pari punti con Powless – e l’obiettivo era quello di tenere a bada Vingegaard e Pogacar e fare un punto in più rispetto a Powless. Missione riuscita per Ciccone che ha chiuso i 2,8 km con il tempo di 6’44”, facendo meglio di 3” rispetto a Vingegaard e di 37” rispetto a Pogacar. Ora l’italiano è in testa alla classifica in solitaria e dovrà tentare il tutto per tutto per mantenere questa maglia nelle prossime due tappe di salita. Ciccone guida la classifica a 63 punti e il danese insegue, al terzo posto, con 57.
Negli ultimi due Tour, il vincitore ha anche indossato la maglia a pois. Ciccone potrebbe interrompere la striscia sfruttando il regolamento. Il Tour prevede che su quelle salite definite fuori categoria, i punti siano attribuiti con il seguente ordine: 25, 20, 16, 14, 12, 10, 8, 6, 4 e 2. Quando ci sono le salite di prima categoria, sono premiati solo i primi sei corridori: 10, 8, 6, 4, 2 e 1. Nelle salite di seconda categoria, si scende a quattro: 5, 3, 2 e 1 punti. Nelle salite di terza categoria, i punti vengono assegnati solo ai primi due corridori, con 2 e 1 punto e, per finire, nelle salite di quarta categoria, verrà assegnato un solo punto al primo corridore. Con queste premesse, è evidente che Ciccone dovrà restare a ruota di Pogacar e Vingegaard o, in alternativa, puntare a un attacco da lontano, considerando che il danese non ha alcun interesse a forzare la mano. Il suo unico obiettivo adesso è restare attaccato a Pogacar. Intanto Ciccone si gode una cronometro straordinaria.
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