SCI DI FONDO (Dobbiaco). Nella prima tappa italiana del trittico che come d’abitudine conclude il Tour de Ski, Astrid Uhrenholdt Jacobsen e Martin Sundby hanno mantenuto la testa della classifica. Nella 15 km femminile ad inseguimento in tecnica libera di Dobbiaco la leader ha preceduto sul traguardo la connazionale Therese Johaug, che sale così dalla quarta posizione iniziale alla seconda. A completare il podio, poi, la finlandese Anne Kylloenen, sesta al via. Rimonte favorite dal ritiro di Ingvild Flugstad Oestberg, seconda in classifica dopo le tappe Oltralpe e una delle undici a non essersi spostata in Italia. La Niskanen è stata immediatamente avvicinata da Therese Johaug, la quale, già al secondo intermedio, al km 1,8, si trovava in seconda piazza, posizione mantenuta e rafforzata sino al traguardo. Dopo 10 km, poi, un nuovo avvicendamento in ottica podio conclusivo, con Anne Kylloenen che ha sopravanzato Kerttu Niskanen, finendo così terza. La Jacobsen ha vinto con il tempo di 37’30″3, con Therese Johaug che ha pagato un ritardo di 38″7 secondi (erano 44″7 al via) e Anne Kyllönen staccata di 1’12″2 (55″7 il suo ritardo alla partenza). L’atleta più veloce in gara è stata la svedese Sara Lindborg, la quale ha chiuso in decima posizione, scattando dalla ventiquattresima. L’atleta scandinava ha completato il tracciato di gara in 37’16″6. La migliore azzurra è risultata Elisa Brocard, che ha terminato la sua fatica al ventiquattresimo posto, a 3’46″9 dalla prima posizione, migliorando la trentasettesima posizione della partenza. Alle sue spalle Marina Piller, la quale era scattata ventisettesima.
In campo maschile, Martin Sundby ha gestito al meglio la situazione, conservando circa un minuto di vantaggio sul traguardo della Nordic Arena su un gruppetto di sette atleti regolato sul traguardo da Petter Northug che adesso lo insegue in seconda posizione. Terzo il canadese Alex Harvey, mentre il miglior tempo di giornata è stato realizzato dall’austriaco Johannes Duerr autore di un’incredibile rimonta che lo ha portato dalla trentatreesima posizione fino alla sesta. Ancora in gara cinque azzurri, il migliore dei quali è stato Giorgio Di Centa, rimasto attardato nell’ultimo tratto del tracciato a causa di sci poco performanti nella fase di discesa, alla fine trentaquattresimo.