TRIATHLON (Londra). E’ una delle poche discipline olimpiche che non assegna il titolo mondiale in prova unica ma attraverso un circuito di gare, le World Championships Series, il Triathlon, che oggi hanno visto il loro atto finale a Londra, nello stesso scenario che un anno fa ha ospitato le Olimpiadi. Fatte queste debite premesse, è staordinaria la prestazione di Alice Betto che ha chiuso la finale del circuito mondiale con uno splendido quinto posto, a nove secondi dal podio. Con questo risultato la venticinquenne varesina chiude al decimo posto nella classifica che assegna il titolo mondiale. Solo Nadia Cortassa, nel 2006, aveva conseguito la stessa posizione in un Campionato del Mondo, a Losanna-
Tribune gremite, grande pubblico ad Hyde Park e per tutto il centro cittadino di Londra a fare il tifo, freddo con una temperatura tra i 7 ed i 9 gradi, nuvoloso e pioggia che ha iniziato a scendere a metà gara, questo il palcoscenico dell’incredibile giornata mondiale, incredibile perché nei primi 40 minuti, tra il Nuoto ed il primo giro nel Ciclismo tanti i colpi di scena. Il primo, una delle leader della rassegna mondiale e campionessa uscente, l’austriaca Anne Haugh esce per ultima dal Nuoto ed impossibile per lei tentare qualsiasi recupero. L’altra favorita della rassegna mondiale, l’americana Jorghensen, è fuori gara, anche lei, dopo il primo giro della frazione ciclistica, per un incidente. Salde in testa alla classifiche invece, le atlete che hanno fatto bene nel Nuoto proseguendo così anche per l’intera frazione ciclistica: Emma Moffatt, Non Stenford, Alice Betto, Stimpson, Reid, Jakson, Groff, Hewitt, Klamer e Charlotte Bonin. In T1 però, sia Stenford che Bonin prendono 15’’ di penality box per non aver posizionato bene la muta dentro la cesta; intanto, dietro a circa 36’’ il secondo gruppo uscito dal Nuoto che, via via, nei successivi giri in bici, ha preso ulteriore distacco per un totale di oltre 1 minuto all’uscita dalla T2. Ed in quel gruppo la nostra Anna Maria Mazzetti, che purtroppo non è riuscita a riagganciarsi alle leader della gara, ma solo grazie al suo saper ‘tener duro’ nel ciclismo e soprattutto grazie alla sua frazione di corsa, riuscirà a rimettersi in gioco per entrare tra le prime 20.
Dalla seconda transizione, l’olandese Rachel Klamer è stata la prima ad uscire, ma la Stanford l’ha raggiunta subito, superandola e creando un discreto distacco dalle inseguitrici. La tattica della britannica era di prendere un notevole vantaggio in modo da scontare la sua penalità senza perdere la leadership della gara. Intanto la nostra Alice Betto, uscita dalla T2 in nona posizione, ha affrontato la sua ultima fatica continuando progressivamente a salire di posizioni, concentrata ed attenta a misurar bene le energie; per la Stenford, scontata la penalità, rientrava in gara trovandosi ancora a condurre davanti la statunitense Groff, mentre la nostra Charlotte Bonin, dopo l’arresto forzato dei 15’’ secondo di penalità, ha perso posizioni importanti che forse l’avrebbero fatta concludere dentro la top ten, ma brava comunque ed ancora in evidente crescita anche nella sua frazione più debole, appunto la corsa.
Grande performance dell’inglese Non Stenford, trionfatrice al traguardo, sostenuta dagli applausi del suo pubblica, regina della Finale e grazie a questa vittoria anche in cima al rank di Wrold Triathlon Series con al collo la medaglia d’oro in un tempo di 2.01.32, seguita dall’irlandese Reid con 2.01.57 e dalla Moffatt con 2.02.00. A chiudere il podio della classifica di circuito mondiale generale, la connazionale della Stenford, l’inglese Jodie Stimpson seconda e l’austriaca Haugh nonostante la negativa gara di oggi.