BARCELLONA 2013. C’è un filo di vento oggi al Porto Vecchio di Barcellona e si intravede un progetto di ondina, nulla più che un progetto, nel braccio di acqua poco libera che ospita i Campionati Mondiali di Nuoto di Fondo. E’ in programma la 10 km femminile e, a differenza del prova maschile dove Gianniotis e Lurz ieri sono rimasti nascosti per tre giri nel gruppo, sin dal corridoio di partenza tutte le attese protagoniste sono nelle posizioni di testa: la spagnola Villaecija, la britannica Keri Ann Payne, la ungherese Eva Risztov e a tratti anche la nostra Martina Grimaldi, insomma il gotha femminile del nuoto in acque libere. Al passaggio sotto l’arco del primo dei quattro giri è proprio la Risztov a passare per prima con 1.6 secondi sulla Payne, 2.8 sulla icona spagnola, 3.5 su Rachele Bruni e poco più su Martina Grimaldi che è preceduta anche dalla brasiliana Cunha che ha sorpreso nei 5 km. Si fa sul serio oggi sin dai primi chilometri.
Si continua con la ungherese che detta il ritmo, non forsennato, con Keri Ann Payne e Martina Grimaldi a fare da damigelle d’onore ad un paio di metri e via via il resto del plotone. Dopo una puntata della greca Arauzou, la svolta si ha all’inizio dell’ultimo giro dopo partono le brasiliane Cunha e Okimoto Cintra che macinano metro su metro facendo i buchi nell’acqua, il forcing risveglia anche l’esperta tedesca Maurer mentre è instancabile la Risztov non è mai andata dietro il quarto posto. Perdono qualche colpo Martina Grimaldi e Rachele Bruni. I 500 metri del corridoio finale sono decisivi: il duello è in salsa verdeoro, due medagliate delle 5 km, l’arrivo tra Poliana Okimoto e la Cunha è al fotofinish, vince per tre decimi la prima che affianca l’Oro della distanza olimpica all’Argento della 5 km. Bronzo per la tedesca Maurer mentre il nuoto di fondo azzurro annaspa: Martina Grimaldi è dodicesima a sei secondi, Rachele Bruni è trentunesima.