TENNIS (Flushing Meadows). Il suo destino Flavia Pennetta lo ha scritto allo Us Open. Il torneo che l’ha fatta diventare grande è lo stesso che la rilancia a grandissimi livelli. La sua avvesaria, la rumena Halep, è in uno stato di forma strepitoso e sembra essere un ostacolo insuperabile per la bridisina, ma il campo dice il contrario. La prima parte dell’incontro è a senso unico, Flavia chiude il primo 6-2 e si porta avanti 4-2 nel secondo set. La Halep non molla e recupera l’italiana fino a un 5-4 40-30. Set poi e diluvio. Inevitabile la sospensione.
Si riprende dopo diverse ore con la rumena che serve per il set. La sosta fa bene alla Pennetta che pronti via annulla il set point e breakka la sua avversaria. Si va avanti a break fino al tie break. Qui Flavia non lascia scampo alla Halep e guadagna l’accesso ai quarti di finale dove si consumerà l’ennesimo derby azzurro. Flavia se la vedrà con Roberta Vinci – assicurato quindi uno storico accesso azzurro alle semifinali – che ha sconfitto Camila Giorgi.
La ragazzina terribile parte fortissimo e guadagna il 4-1. Da lì in poi il crollo per l’altoatesina che non riesce a rientrare più nel match. Il suo stile inconfondibile è croce e delizia per i suoi supporter, la Giorgi tira goni palla, peccando di quella spavalderia giustificata dalla giovane età che dovrà inevitabilmente limare per fare il salto di qualità. La Vinci è stata brava a saper aspettare, giocando di esperienza e di regolarità ha recuperato nel primo e ha chiuso il secondo set senza grossi patemi d’animo. Con un 6-4 6-2 la tarantina raggiunge i quarti.
Gli Us Open non si sono mai stati così tinti d’azzurro e adesso la patata bollente finirà nelle mani di Barazzuti che dovrà fare le convocazioni per la Fed Cup. Problemi che chiunque vorrebbe avere.