PATTINAGGIO DI FIGURA (Budapest). “Quando la musica è partita mi sono calmata e mi è sembrato che la nebbia si dissolvesse davanti ai miei occhi. Questa Ave Maria è speciale, mi emoziona sempre”. Carolina Kostner non può che essere visibilmente soddisfatta dopo il Programma Corto dei Campionati Europei. Scesa sul ghiaccio con un abito bianco tempestato da Swarovski, la ventiseienne atleta altoatesina si è esibita sulle dolci e romantiche note di Schubert, musica scelta solo qualche settimana fa e coreografata a tempo di record. La cinque volte Regina d’Europa aveva iniziato la stagione con ‘Humoresque’ di Dvorak per lo short program e ‘Sheherazade’ di Rimsky-Korsakov per il free, pezzi saggiamente cambiati dopo le due tappe del Grand Prix perchè non considerati coinvolgenti. Carolina, che in questa rassegna è a caccia del sesto Oro europeo, ha aperto il suo esercizio con una perfetta combinazione triplo toeloop-triplo toeloop, quindi buono è stato anche il triplo loop come il doppio Axel col quale ha concluso il programma. Molto buone sia la trottola combinata che la sequenza di passi, entrambe chiamate di livello 4, mentre l’allieva di Michael Huth in vista delle Olimpiadi dovra’ ancora perfezionare Layback Spin e Flying Camel Spin. Al termine del segmento l’azzurra ha totalizzato 68,97 punti, suo primato personale stagionale.
Prima del Programma Libero di domani sera, l’azzurra è preceduta, nello spazio di un paio di recuperabili punti, da due giovani russe. Adelina Sotnikova, diciassettenne di Mosca allenata da Elena Buianova, ha pattinato accompagnata dalle note di ‘Habanera’ dalla Carmen di Bizet chiudendo a quota 70,73. Seconda piazza per la quindicenne siberiana Lipnitskaia con 69,97, un punto esatto in più della gardenese di Ortisei. L’altra italiana in gara, la lombarda Valentina Marchei ha concluso sesta (57,38), mentre Roberta Rodeghiero quindicesima (48,52).
Massimo BrignoloManager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.