DOPING & CO.Mentre l’eritropoietina (Epo) migliora notevolmente le prestazioni degli atleti, non si può dire lo stesso per i cannabinoidi, che non portano nessun vantaggio alle performances. Per questo motivo, nonostante il principio attivo Thc (delta-9-tetraidrocannabinolo) possa avere effetto rilassante e possa diminuire il senso del rischio, la Wada (Agenzia mondiale antidoping) ha deciso di intraprendere la via della tolleranza nei confronti della cannabis.
D’ora in poi, infatti, come rivelato da Adnkronos, la soglia che definirà un atleta negativo o positivo a questa sostanza sarà alzata notevolmente. Saranno tollerati fino a 150 nanogrammi per millilitro, dieci volte il livello consentito fino a questo momento. Nonostante la cannabis sia vietata ai Giochi Olimpici dal 1999, molte Federazioni hanno addirittura chiesto insistentemente che venisse completamente eliminata dalla lista di sostanze proibite.