Wimbledon, basta la parola. L’All England Club, il tempio del tennis sull’erba, apre i battenti all’edizione 2023. Il tabellone prevede la presenza di 128 giocatori: 104 per ranking, 8 wild card e 16 provenienti dalle qualificazioni. Si gioca in uno dei club più ristretti ed esclusivi al mondo: appena 375 membri permanenti e i vincitori di un torneo che ha moltissime storie da raccontare.
Tradizioni e curiosità
Wimbledon è il torneo che rappresenta l’esclusività per eccellenza. Si gioca per due settimane e nella prima domenica si riposa. Bianco e viola sono i colori tradizionali e non si ammettono deroghe: la scelta risale alle prime edizioni ed è stata mantenuta perché il bianco è il colore che permette di mascherare meglio di qualsiasi altro le chiazze di sudore. Giocatori e giocatrici donne vengono sempre appellate con “Miss” o “Mrs” e gli uomini sono chiamati solo per cognome. Per evitare la presenza di piccioni che potrebbero distrarre i giocatori e sporcare l’erba, rigorosamente tagliata a 8 millimetri, c’è un apposito falco di nome Finnegan addestrato alla bisogna. Fra un set e l’altro non può mancare il classico dessert locale: coppa di fragole e panna. Spazio anche per le bevande: birra, the e champagne rigorosamente servito con una fettina di salmone. Occhio anche al meteo. In Inghilterra, si sa, piove ed è impensabile pensare che non accada per due settimane, dunque gli organizzatori si sono “arresi” e dal 2009 il Centrale ha una copertura. Trovare i biglietti è una vera impresa: si acquistano solo ai botteghini e chi vuole un tagliando deve mettersi in fila.
Record plurivincitori ed egemonie
A Wimbledon si è giocato il match più lungo della storia del tennis, dal 22 al 24 giugno del 2010, tra Nicolas Mahut e John Isner. Sul campo 18, ci vollero 11 ore e 5 minuti, suddivisi in 3 giorni, per completare il primo turno. 4-6, 6-3, 7-6, 6-7, 68. Alcaraz potrà anche vincere Wimbledon ma non sarà il più giovane vincitore della storia: il record è di Boris Becker, che nel 1985 vinse a 17 anni e 227 giorni. Roger Federer è ancora per un anno il re unico e incontrastato di Londra, anche se la corona è insidiata da Djokovic che può staccare Pete Sampras, indiscusso dominatore degli anni ’90. 7 vittorie in 8 anni, dal 1993 al 2000 serie interrotta da Krajicek nel 1996. Renshav, Doherty, Federer e Borg si sono aggiudicati il torneo in cinque edizioni consecutive, e anche in questo caso il serbo, “fermo” a 4, insegue il record. Il Regno Unito ha 37 vittorie, l’ultima con Murrray nel 2013. Seguono gli USA con 32 e l’Australia con 21. Svizzera e Serbia hanno 8 e 7 vittorie tutte figlie di un solo giocatore: ovviamente Federer e Djokovic. Nel femminile, imbattibile la Navratilova: 9 tornei per lei.